GAME OVER....

Avremmo tanto voluto parlarvi della partita, raccontarvene l'andamento, commentare le fasi di gioco. Se non lo facciamo non e' per un nostro capriccio o perche' a Palo non c'eravamo. L'unica vera ragione e' che ci e' stato impedito di assistere al match e di supportare la nostra squadra e i nostri colori.

 

La responsabilita' di quanto avvenuto ieri sera e' addebitabile in stragrande maggioranza alla nostra pseudo-societa' e ai nostri dirigenti che di fronte a questo sopruso non hanno battuto ciglio e non ci hanno rappresentato e difeso.

 

Abbiamo fatto qualsiasi cosa per cercare di trovare una soluzione, abbiamo discusso per mezz'ora con tutti i dirigenti locali e col mister Giovanniello e alle loro promesse di una risoluzione delle cose non e' seguito nulla.

Abbiamo allertato anche i carabinieri della locale stazione che ovviamente non si sono assolutamente visti!

 

Inutile dire che non era nostro compito 'elemosinare' uno spicchio di tribuna, 4-5 metri dove potevamo seguire decentemente le sorti di questa finale. Era compito della nostra societa', del nostro presidente, dei dirigenti accompagnatori tutelarci e trovare un accordo con la societa' ospitante ben prima della partita.

Di fronte a questa rassegnazione, a questa incompetenza, a questa inettitudine crediamo che qualcuno della squadra avrebbe dovuto muovere almeno un dito per cercare di trovare un compromesso.

 

Abbiamo fatto un sacco di chilometri solo per registrare questi comportamenti irrispettosi da parte della societa' del Palo, ma soprattutto per convincerci ancora una volta di piu' quanto l'approssimazione, il dilettantismo e l'incompetenza regni sovrana tra le fila della nostra societa'.

 

Non pensiamo di meritare tutto questo trattamento, non riteniamo di poter sopportare questa situazione. Ad un anno esatto dalla fondazione del nostro gruppo abbiamo fatto parecchi passi avanti.

Non stiamo a contare tutte le iniziative e le azioni intraprese per seguire la squadra, colorare la tifoseria, accendere la passione di una citta'.

 

Vogliamo solo sottolineare che abbiamo fatto tutto per la passione che ci lega a questo sport, per l'amore per la nostra maglia che rappresenta un intero paese, per il piacere di vivere trasferte e bei momenti con amici e conoscenti.

 

In cambio abbiamo solo ricevuto mancanza di rispetto e disinteresse totale da parte di tutti. Non abbiamo mai preteso compensi, aiuti o promesse varie. Volevamo solo un minimo di partecipazione e di riguardo da parte di quei personaggi che ieri ci hanno fatto vergognare di essere mottolesi e tifosi.

 

Il nostro giudizio esula completamente da cio' che sono stati i risultati in campo. Sapevamo che ieri sarebbe stata durissima quasi proibitiva, ma speravamo comunque, illudendoci, che avremmo potuto regalare un'altra pagina di tifo e di colore a questa citta'.

Non ci e' stato permesso e di questo non possiamo che dolercene.

 

Questa e' stata la nostra ultima trasferta, il nostro ultimo viaggio, la nostra ultima partita.

 

Se le cose a livello societario e dirigenziale non cambieranno, se non si inizia a strutturare e a programmare qualcosa di certo e tangibile, noi non metteremo piu' piede in quel palazzetto.

Pensiamo di meritare molto di piu' che lo sfascio a cui finora abbiamo assistito e a cui quasi ci siamo assuefatti.

 

Chi ha sbagliato si assuma le responsabilita' e si faccia un esame di coscienza. Noi con ieri abbiamo chiuso.

Peccato perche' avevamo intrapreso una bella avventura e avevamo creato un bel gruppo! Avevamo in mente tante iniziative per il prossimo anno e tanti progetti, avevamo tanta buona volonta'.

Ma tutto questo non basta quando non hai delle basi solide su cui costruire un movimento sportivo, sociale e umano!

 

Firmato

I RAGAZZI DELLA CURVA