L'ultima partita in trasferta a Turi è
stata una pura formalità per i ragazzi che non avevano più quello spirito
combattivo e quella voglia di lottare su tutti i palloni che li ha sempre
contraddistinti durante la stagione.
Analizzare la
partita non ha senso visto che si è trattato di una passerella e le uniche note
piacevoli sono state l'esordio del giovanissimo libero mottolese Giuseppe
Gentile, che ha mostrato ottime doti, e l'ingresso in campo di altri due
ragazzi promettenti come Montanaro e Bianco che avevano già messo in cassaforte
delle presenze in questa categoria.
Alla fine di
un'annata è tempo di bilanci. E' l'ora di analizzare ciò che si è fatto e
soprattutto in che modo, è tempo di elogi o critiche.
Noi ci sentiamo in
dovere di ringraziare davvero tutti. A partire dal presidente Attilio Posa che
si è sobbarcato un onere così gravoso, quale quello di sostituire una figura
"ingombrante" come quella di Enzo De Carlo, ma che allo stesso tempo
si è rivelato foriero di soddisfazioni e di gioie. Speriamo che la sua scelta
di guidare questo gruppo e questa società continui negli anni perchè ha già
dimostrato di saperci fare e di amare visceralmente questo sport.
Se oggi siamo qui a
parlare e a scrivere, se fino a ieri abbiamo assistito a un campionato di
livello così alto come non se ne vedevano da anni a Mottola, lo dobbiamo in
particolare a Lino Modugno. In passato come tifoseria abbiamo avuto degli
screzi, dei contrasti e tuttora ci sono divergenze nella visione delle cose e
nel modo di fare in alcune circostanze. Ma la sua passione incrollabile per il
volley, la sua determinazione che lo porta dai primi caldi di giugno e luglio a
iniziare a programmare e pianificare una nuova stagione con 100 mila telefonate
(nemmeno Berlusconi ha un telefono così bollente), la gratuità con cui lavora e
soprattutto la sua onestà e il suo essere uomo prendendosi sempre la
responsabilità delle sue azioni non hanno davvero eguali.
E che dire di
Gianluigi, di Giovanni, di Tony, di Peppino, di Paolo che quotidianamente
sottraggono tempo e risorse alle proprie aziende e alle proprie famiglie pur di
essere sempre presenti e di far gruppo per portare avanti un progetto, mai come
quest'anno ambizioso e complicato. Anche a loro va la nostra profonda
gratitudine!
Su Leo e Antonio ci
siamo già espressi, ma lo rifacciamo con grande piacere aggiungendoci anche
Vito, non sempre costante quest'anno per via dei suoi acciacchi fisici. Non
abbiamo trovato un mister, un secondo, un preparatore....abbiamo trovato
innanzitutto degli uomini con gli attributi che non hanno mai mollato di fronte
alle difficoltà, che hanno sempre e comunque creduto nel lavoro in palestra e
nei frutti a cui avrebbe portato. La nostra grande speranza è che possano
essere riconfermati per dare continuità al lavoro svolto e per continuare sulla
scia dell'impresa compiuta quest'anno.
Un plauso va anche
a Fabio che ha coadiuvato Leo in assenza di Vito e che ha imparato in breve
tempo a capire quanto amore e quanta passione nutriamo per questi colori e
questa maglia.
E ovviamente il
nostro eterno e incondizionato grazie va a tutta la squadra, a partire dai
ragazzi più giovani Alessandro, Davide, Umberto, Sandro, Giuseppe, Antonello,
Enzo a cui Leo ha regalato la grande soddisfazione e la grande opportunità di
far parte di un gruppo che giocava una categoria nazionale come la B2. La loro
crescita tecnica e umana passa sopratutto per la possibilità che hanno avuto di
potersi allenare e confrontare con gente più grande che ha alle spalle esperienze
importanti.
Che dire di
Giorgio, sempre l'ultimo a mollare, sempre il primo a tuffarsi e raccogliere
qualunque pallone e che non è mai riuscito a mettere in pratica il suo piano
diabolico perchè ha imparato a rispettare e amare la nostra maglia.
O di Mimmo e
Antonio, amici inseparabili dentro e fuori dal campo che hanno acquistato la
simpatia, l'amicizia e la riconoscenza di tutti noi con la loro semplicità, il
loro attaccamento alla maglia che avevano in passato già indossato e la loro
grande bravura e professionalità durante gli allenamenti e le partite.
O di Pachy, che si
è ritrovato in corso di stagione a diventare titolare di una squadra che
stentava in una categoria che non conosceva e che ha dimostrato tutto il suo
valore e il suo amore per la propria città servendo palle d'oro ai compagni con
grande precisione e lucidità.
O Marco, al suo
secondo anno in B2, che si è sempre fatto trovare pronto quando è stato
chiamato in causa e che si è sempre impegnato alla grande lì al centro e che
con la sua grande umiltà è stato davvero apprezzato da tutti quanti.
O di Luigi, che con
la sua esperienza e la sua grinta ha dato un valore aggiunto al sestetto e che
con i suoi saluti calorosi alla "curva" ci ha fatto capire quanto ci
tenesse.
O di Donato,
indiscusso leader fino all'anno scorso e che ha dovuto convivere col fatto di
non partire titolare quest'anno ma che non ha mai ostacolato il lavoro di Leo e
ha sempre accettato il suo ruolo e ha sudato in palestra fino a regalarci una
fetta pesante di salvezza con la sua prestazione pazzesca di Monterotondo.
O di Luca, giovane
e promettente, che ha faticato un po' all'inizio ma che poi ha capito i grandi
mezzi a sua disposizione.
O di Giacinto, che
ha saputo onorare il ruolo di capitano e di schiacciatore trascinando la
squadra in alcuni momenti di difficoltà e garantendo una continuità di
rendimento negli ultimi mesi che mai avevamo potuto apprezzare.
O di Daniele
Massaro, su cui Leo ha scommesso tanto e che con la sua caparbietà e il suo
impegno è riuscito a diventare una validissima alternativa nel reparto dei
martelli tanto da partire titolare a Bracciano. La sfortuna, poi, ha fatto il
resto ma siamo sicuri che l'anno prossimo tornerà a calcare il parquet e a
sudare per la maglia del suo paese.
O di Vincenzo Lanzolla
e Tommaso Cramarossa, che hanno condiviso uno la prima e l'altro la seconda
parte della stagione sempre con grande professionalità, simpatia e con uno
spirito propositivo e combattivo ma che per motivi strettamente personali non
sono arrivati alla fine della cavalcata insieme a tutti gli altri.
Che dire. L'unica
speranza che abbiamo nel profondo del cuore è che al di la' di tante difficoltà
che avete patito e delle rinunce fatte pur di continuare a difendere questi
colori, il nostro sostegno incondizionato, il calore del nostro tifo, il suono
del megafono e del tamburo e la passione di un palazzetto sempre pienissimo e
caldo abbiano ricompensato i vostri sforzi e non vi abbiano mai fatto sentire
soli.
Lo sport dà sempre
lezioni di vita. Voi ci avete insegnato a non mollare mai in nessuna
circostanza e a fare gruppo, Leo ci ha insegnato a credere nell'impegno e nel
lavoro quotidiano in palestra, la società a essere onesta e leale anche quando
le acque non sono calme.
Noi ci auguriamo di
avervi trasmesso anche solo una fetta dell'amore che abbiamo per questo sport e
per la squadra della nostra città e un pezzettino della nostra stima e amicizia
che nutriamo nei vostri confronti, sperando che questo sia solo un arrivederci
ad agosto per continuare a soffrire, a combattere e a gioire tutti insieme,
come abbiamo sempre fatto!
1 CONDOTTIERO, 13
LEONI, UNA GRANDE ARMATA:
MOTTOLA VI
RINGRAZIA PER LA SPLENDIDA ANNATA!
quale sarà il destino del volley mottolese nella prossima stagione ? spero che nn sparisca come il calcio............. forza mottola.......dirigenza nn abbandonate questo meraviglioso sport
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