venerdì 16 marzo 2012

Brutto stop interno per la De Carlo

Sconfitta netta e meritata per il Volley Motula nella delicata sfida salvezza contro la Polisportiva 2000 Ostuni di sabato scorso sul parquet di casa. La formazione brindisina ha mostrato di avere qualcosa in più sotto l’aspetto tecnico e una cattiveria agonistica maggiore rispetto agli ionici apparsi in alcune fasi stanchi e svogliati.
In una cornice di pubblico come al solito straordinaria, mister Leo Sportelli deve rinunciare al palleggiatore Gonnella, messo ko in settimana dalla febbre, e schiera la diagonale Cramarossa/Tria, i martelli Martielli e Colapinto, i centrali Azzone e Pierangeli e il libero Basile.
Mister Semeraro risponde col 6+1 collaudato che nelle ultime uscite ha regalato punti e soddisfazioni con Notarpietro in cabina di regia, Shelepayuk opposto, Burriesci e Fornaro di banda, Semeraro e Rizzi al centro e Mancini libero.
L’avvio di gara è di marca mottolese con Tria e Martielli sugli scudi. Al primo tecnico Mottola conduce con un buon vantaggio (8-4) che continua a gestire anche al secondo (16-13) seppur con alcuni errori di distrazione abbastanza evitabili. Al rientro in campo, nella fase cruciale del set, Ostuni piazza un break di 5-0 che li porta a condurre (16-18). Sportelli chiama tempo per riordinare le idee ma i suoi sembrano tramortiti e con le gambe molli e il sestetto ostunese ne approfitta per aumentare il vantaggio e chiudere i conti (21-25).
Il secondo parziale si apre con Gonnella al posto di Cramarossa in cabina di regia. La De Carlo non riesce a scuotersi ed è costretta a rincorrere (6-8). Ostuni sembra imprendibile con Fornaro da posto 4 e con l’opposto ucraino da posto 2 che mettono in ginocchio la difesa mottolese, ottimamente serviti da un Notarpietro ispirato. Il vantaggio dei brindisini aumenta e il set si chiude 20-25.
Nella terza frazione si gioca punto a punto, con scambi lunghi, intensi e di buona fattura tecnica che divertono il calorosissimo e numerosissimo pubblico. Capitan Martielli prende per mano i suoi e nelle fasi calde del set con una serie di attacchi devastanti porta i compagni in vantaggio. Sul 24-23 Semeraro chiama tempo ma dalla linea dei nove metri il capitano tira fuori dal cilindro un servizio devastante che buca la ricezione ospite regalando il set al Mottola (25-23).
Chi si aspetta la rimonta nel quarto set viene subito smentito perchè Burriesci e compagni non ci stanno e riprendono a macinare gioco grazie alla maestria di Notarpietro e alla correlazione muro/difesa con un Mancini veramente eccezionale in alcuni recuperi. Al primo tecnico Ostuni è avanti (5-8) e incrementa il vantaggio al secondo (12-16). Tria non ci sta e prova a riportare i suoi sotto con una serie di servizi e attacchi (19-20) ma poi spreca la palla del possibile aggancio. La De Carlo sbanda e lascia spazio agli avversari che chiudono set e contesa.
Scoramento in casa gialloblù per una partita che nel primo parziale sembrava in discesa visto il vantaggio e che per una serie di errori tecnici e per un atteggiamento molle e svogliato nel momento in cui c’era da accelerare si è capovolta, incalandosi su binari pericolosi e inaspettati. Un muro incapace di porre un freno agli attacchi ostunesi e una cabina di regia assolutamente da rivedere hanno penalizzato una squadra apparsa in alcuni frangenti con poca grinta e voglia di lottare e che con la sconfitta maturata sabato vede pericolosamente avvicinarsi proprio i brindisini (ora a quota 15 in classifica).
La posizione è al momento ancora buona (17 punti e quart’ultimo posto che vorrebbe dire salvezza) ma l’ottimo stato di forma dell’Ostuni e il calendario favorevole del Frascati in queste ultime giornate destano molta preoccupazione.
Sabato 17 marzo i ragazzi faranno visita ai viterbesi del Civita Castellana, che avranno voglia di rifarsi vista la sconfitta subita all’andata in terra pugliese. Sarà una gara durissima sia per il valore degli avversari (l’opposto Beltran su tutti) sia per le possibili assenze in casa gialloblù (Tria si è bloccato in settimana per un problema alla spalla e Gonnella non è ancora in perfette condizioni) ma c’è comunque il dovere di crederci e di non arrendersi mai fino a quando l’ultima palla cade sul parquet. 

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