giovedì 26 aprile 2012

A tu per tu con Pachy Gonnella, palleggiatore della De Carlo Volley Motula e mottolese doc


Sei l’unico mottolese tra i titolari della squadra in campo. Che sensazioni provi a giocare con la maglia della tua città?
Ogni qualvolta indosso quella maglia provo un’emozione fortissima. So di
rappresentare il mio paese e tutto ciò mi onora tantissimo e allo stesso tempo mi porta a dare sempre il massimo in ogni punto di ogni partita. Vi devo confessare che ogni volta che entro nel palazzetto prima di ogni match, vedendo la
tribuna che pian piano si popola di gente che ama Mottola ed il volley allo
stesso modo in cui li amo io, mi iniziano a tremare le gambe per l’agitazione e vengo
assalito dall’ansia da prestazione ma quando comincia l’ennesima battaglia la grinta e la voglia di vincere prendono il sopravvento.

Questo è il primo anno per te in B2 dopo tante stagioni in serie C. Che differenze sostanziali hai trovato tra le due categorie?
La serie B2 è un campionato nazionale professionistico a differenza della
serie C quindi il livello tecnico è sicuramente più elevato. In B2 trovi avversari con
tanta esperienza alle spalle anche in campionati superiori, alcuni addirittura hanno militato in serie A. Penso all’opposto del Civita Castellana Beltran, che è stato nazionale cubano alle olimpiadi, o alla vincitrice del campionato, il Monterotondo, che è composta da giocatori importanti con tanti anni d’esperienza tra a2 e a1.

La vittoria di sabato proprio a Monterotondo ha il sapore di impresa. Che partita è stata e quali sensazioni hai provato a fine gara?
Ci tengo subito a precisare che il Monterotondo non c’ha regalato
nulla come giusto che fosse, malgrado alcuni possano pensare diversamente. Siamo arrivati lì con la consapevolezza d’incontrare una
squadra fortissima e siamo entrati in campo cercando di fare il massimo per ben figurare e magari portare a casa qualche punto. Questo atteggiamento ci ha premiato visto che abbiamo sfoderato una prestazione splendida e
perfetta in tutti i fondamentali; poi il cuore, la grinta e la tenacia hanno fatto
il resto. Siamo riusciti a portare a casa tre punti importantissimi e siamo pronti a tornare sabato in campo e dare il massimo per conquistare quel punto che permetterebbe al Volley Motula di mantenere la categoria e ripresentarci l’anno prossimo a giocare di nuovo questo splendido campionato.

Per la salvezza dovrebbe essere cosa fatta?
Non bisogna fare l’errore di considerare i giochi ormai fatti perché, senza guardare ciò che fanno gli altri, manca un punto e se non ce lo guadagniamo noi sul campo nessuno ce lo regalerà. Dobbiamo approfittarne subito sabato con l’Altamura tra le mura amiche per poi festeggiare
con il nostro pubblico ed i nostri tifosi. Bisognerà affrontare la partita
nello stesso modo in cui abbiamo fatto nelle ultime apparizioni e se così sarà sono sicuro che con la fame e la grinta che ha questo gruppo di ragazzi riusciremo a raggiungere il traguardo finale.

Un saluto e un invito a tutti i tifosi.
Sabato ci serve il loro contributo come sempre. Ci vuole il tutto esaurito per spingere la squadra a conquistare quel punto che ci manca per chiudere in bellezza la stagione. Per chiudere mi sento di fare un elogio e un applauso a questa squadra e al coach Leo Sportelli, che nonostante tante avversità e tante rinunce, stannoonorando questa maglia e indirettamente quindi questa città; diamo il giusto tributo a questi splendidi ragazzi, ovviamente me compreso. Sempre forza Mottola!

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